Che cos’è la Plicometria?
La plicometria è una metodica utilizzata per effettuare una STIMA della massa grassa corporea, espressa in termini percentuali. La MISURAZIONE esatta della quantità di adipe è, invece, possibile ottenerla solo con la dissoluzione con solventi organici del cadavere. Meglio rimanere nell’incertezza 🙂
In cosa consiste?
Consiste nella rilevazione, da parte di un operatore esperto, dello spessore delle pliche cutanee mediante il plicometro, un calibro a molla la cui pressione è standardizzata.
Ogni plica è composta da un doppio strato di cute ed il relativo tessuto adiposo sottocutaneo; più o meno il concetto è quello di un pizzicotto lento e profondo fatto con i palmi di indice e pollice.
La rilevazione viene effettuata in standardizzati punti del corpo che si ritiene siano indicativi di tutto il grasso sottocutaneo; le pliche più frequentemente rilevate sono:
- tricipitale
- bicipitale
- sottoscapolare
- sovrailiaca
- pettorale
- ascellare
- addominale
- coscia
Questo è ciò che MISURIAMO e che interessa maggiormente al professionista: lo spessore della plica, la distribuzione del grasso sottocutaneo e la somma delle rilevazioni.
In base a quali e quante pliche rileviamo vi sono equazioni matematiche atte a stimare la massa grassa corporea. Le equazioni da utilizzare sono essenzialmente due:
- una per ricavare, dal valore delle pliche, la densità corporea
- una per ricavare, dalla densità corporea appena calcolata, la stima della massa grassa
La scelta delle equazioni più appropriate varia soprattutto in base alla condizione ponderale del soggetto ed al grado di attività fisica svolta.
Perché e quando fare la plicometria?
La bilancia ci fornisce un solo dato: la massa corporea espressa in chilogrammi.
Messa in relazione con la statura ci consente di calcolare l’indice di massa corporea, grazie al quale è possibile fare diagnosi di sottopeso, di sovrappeso e di obesità.
È evidente, però, che questo indice ha dei limiti: uno sportivo di potenza risulterà facilmente sovrappeso o obeso ed un soggetto molto sedentario con pochi muscoli potrebbe risultare normopeso pur avendo un preoccupante deposito lipidico viscerale..ehm sarebbe la panza! 😀 (i cosidetti “skinny fat”)
Ci sono, in effetti, delle domande a cui la sola bilancia non può rispondere:
- Quanto è muscolo e quanto è grasso?
- Se il mio peso è cambiato, che cosa realmente è cambiato? sono dimagrito perché ho bruciato grasso o mi sono solo disidratato?
Non parliamo più solo di massa corporea, bensì di COMPOSIZIONE CORPOREA.
La plicometria, seppur con dei limiti, ci consente di stimare la percentuale di grasso corporeo e di avere dei numeri, dei dati a cui fare riferimento per monitorare i progressi.
In questo senso è molto interessante perché nel dimagrimento, specie quando molto veloce, sono tutte le componenti a calare (idratazione, muscolo, glicogeno, grasso) ed è difficile capire con la sola bilancia a disposizione qual’è la principale responsabile.
La plicometria, rilevando per sua natura solo il grasso sottocutaneo, ci dà una indicazione più qualitativa.
In un prossimo articolo parlerò del confronto con la Bioimpedenziometria: vantaggi e svantaggi dell’una e dell’altra.
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