La differenza tra perdere grasso e perdere peso è enorme. È la differenza tra dimagrimento reale ed apparente: tra pulire il pavimento e buttare la sporcizia sotto il letto.
Nel precedente articolo ho parlato del fattore TEMPO, fondamentale affinché non si perda motivazione. In questo parlo della QUALITÀ, fondamentale affinché i risultati siano reali e, soprattutto, duraturi.
Per farlo vi racconto una storia di fantasia.
Luca e Paolo sono due ragazzi sulla trentina, con un lavoro sedentario, che non praticano sport.
Essendo entrambi lievemente sovrappeso, decidono di mettersi a dieta in vista dell’estate; cominciano ad inizio aprile e per l’occasione decidono di:
1) pesarsi
2) fare una DEXA (l’esame più preciso per stimare massa grassa e massa magra).
A fine Luglio, dopo quattro mesi esatti, decidono di ripetere le misurazioni per verificare i progressi.
Paolo ha perso quattro chili, Luca otto. Quello che è dimagrito di più è Paolo. No, non è un errore di battitura, quello che è dimagrito di più è quello che ha perso meno chili; grazie all’ausilio della DEXA scoprono, infatti, che degli 8 chili persi da Luca la metà sono di massa magra, mentre Paolo ha perso praticamente solo grasso.
Come mai? Cosa hanno fatto di diverso?
Luca è partito in quinta ed ha deciso di procedere con la linea “solo verdure”, la classica “dieta detossificante”. Di fatto, quindi, non ha programmato alcun piano alimentare né tanto meno di attività fisica; ha semplicemente tagliato tutto il possibile tranne le verdure, concedendosi delle giornate di alimentazione incontrollata ogni tot. Ha perso, in effetti, peso molto velocemente e, contento, è andato avanti in questo modo. Tuttavia, così facendo ha perso molta muscolatura ed anche il suo metabolismo ne ha risentito.
Se dovesse riprendere a mangiare come prima della “dieta”, riacquisterebbe tutti i chili persi con gli interessi e si ritroverebbe più grasso di prima con meno muscoli. (Yo – yo diet docet)
Nel complesso, quindi, la sua situazione non è migliorata.
Paolo, invece, ha agito in maniera diversa. Paolo ha programmato.
Ha iniziato a seguire un regime alimentare ipocalorico ma bilanciato (con adeguato apporto proteico e glucidico) ed ha iniziato a praticare attività fisica. Ha perso meno chili ma è DIMAGRITO di più; sebbene abbia perso meno chili, il suo aspetto è migliorato molto più di quanto non sia accaduto a Luca ed anche a livello di energie, Paolo si sente molto meglio.
Ovviamente anche Paolo se dovesse riprendere lo stile di vita pre – dieta ingrasserebbe, ma tornerebbe allo stadio iniziale invece che scendere ad uno stadio peggiore.
Morale della favola
La maggior parte delle persone in lieve sovrappeso fa come Luca: alterna periodi in cui mangia pochissimo a periodi in cui si disinteressa completamente della cosa. Il peso, nonostante le forti oscillazioni, rimane nel tempo piuttosto stabile ma composizione corporea e metabolismo peggiorano inesorabilmente. Con il passare del tempo perdere peso diventa sempre più difficile.
La soluzione è la programmazione: alimentazione adeguata ed attività fisica abbinata.
Si lo so, è più facile mentalmente l’approccio “solo verdure fino a che non torno a x chili” e tenere come unico indicatore il peso sulla bilancia; è su questo che fanno leva le diete dettate dal marketing. Purtroppo è un approccio fallimentare perché non affronta realmente il problema. Sorry for telling you 🙂
In pratica ci sono due strade: una inizia con una faticosa salita ma porta lontano; l’altra inizia con una lieve e piacevole discesa, ma non porta da nessuna parte.
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Finalmente un dietista che ti dice le cose come stanno realmente e che ti fa capire i “dietro le quinte” di una qualsiasi dieta marketing. BRAVO continua cosi!