“Era cosa nota che chiunque si fosse abbandonato alla tristezza sarebbe affondato nella palude”
Piccolo pensiero di inizio lockdown, rivolto a chi, dopo aver iniziato un percorso nutrizionale/di salute, colpito duramente dalla situazione, comincia a vacillare. A chi sta vivendo male questo periodo, magari perché sola/o, o così si sente. Ovviamente mi limito all’aspetto dietetico.
È vero che mandare tutto in vacca dà un lieve senso di leggerezza e che, per natura, siamo portati a far fuori tutte le tartine che troviamo sul tavolo. E, ogni tanto, che goduria!
Ma, nel lungo, lo sappiamo, non paga.
Il mio consiglio è quello di inserire UNA buona abitudine, una che magari rimandiamo da tanto, troppo. Cosicché, da un periodaccio, nasca qualcosINA di buono.
Alcuni esempi:
– bere almeno 2 litri abbondanti d’acqua, (soprattutto chi soffre di stitichezza)
– inserire più spesso i legumi, partendo da piselli e lenticchie se non si è abituati
– inserire almeno 20 minuti quotidiani di attività fisica
– eliminare tutti gli zuccheri dalle bevande
– acquistare ad ogni spesa un ortaggio nuovo, per allargare il proprio parco alimentare
Lo so che sono di una banalità incredibile, ma una qualsiasi di queste impatta cento volte di più di qualsiasi integratore o altra cazzata stia circolando.
La soddisfazione una volta consolidata l’abitudine ripaga lo sforzo iniziale. E con gli interessi.
L’ho scritto, come spesso accade, pensando ad un paio di persone in particolare ma può valere per tanti, me compreso.
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