
Giugno, sessione d’esami. Barbara è una studentessa universitaria che, con l’arrivo della primavera, ha cominciato a sentirsi sempre più stanca e priva di forze. Non sapendo cosa fare e con gli esami alle porte, decide di ascoltare il consiglio dell’amica: comincia ad integrare con magnesio e potassio. Complice l’adrenalina degli esami, Barbara si sente leggermente meglio e continua ad integrare con magnesio e potassio fino a che apatia e spossatezza tornano a fare la voce grossa. Sconsolata e spaventata dall’idea di non godersi le meritate vacanze, decide di recarsi dal Medico, dove scopre di essere anemica. Il medico le prescrive un’integrazione su misura e, grazie ad essa, passa delle splendide vacanze in Sardegna. Fine della storia.
Morale della favola: l’integrazione non è né buona né cattiva, è semplicemente uno strumento; come tutti gli strumenti, può essere utile, inutile o addirittura dannosa.
Nel 99% dei casi in cui viene utilizzata si rivela inutile ma semplicemente perché si richiede all’integrazione una funzione che, per definizione, non le compete. L’integrazione NON PUÒ aumentare il mio metabolismo o il mio testosterone e non può certo “detossificarmi” (farmi assomigliare a Ryan Gosling no?). Prendo come esempio i famosi “bruciagrassi”: non è che funzionano poco, non funzionano proprio. Nisba. Zero totale.
Purtroppo, dietro ad ogni integratore “miracoloso” c’è una vera e propria macchina che, facendo leva sulle speranze di molte persone e sulla disonestà di molte altre, propone di continuo soluzioni allettanti, facili e senza sforzo. Facendo miliardi di euro. (Spesso vengono anche multati ma non cambia nulla perché le entrate sono così enormi da coprire qualsiasi multa).
Quando parlo di disonestà mi riferisco sia al fitness model dopato come Varenne che pubblicizza l’integratore per la tartaruga, sia al venditore online di juicequalcosa. Oltre, ovviamente, ai produttori.
Detto ciò, l’integrazione non è solo questo. In alcuni casi si rivela essere un alleato utilissimo: l’acido folico in gravidanza previene l’insorgenza di malformazioni; lo iodio aggiunto al sale previene l’ipotiroidismo; vitamina D e calcio prevengono l’osteoporosi. Oltre a questi ve ne sono, anche, alcuni che hanno dimostrato la loro utilità in ambito sportivo.
Ne parlerò nei dettagli nel prossimo articolo.
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